"Lo scopo ultimo del karate
non si trova nella vittoria o nella sconfitta, ma nella perfezione
del carattere dei partecipanti"
Il
Maestro Gichin Funakoshi espose i Venti Principi del Karate (o Niju
kun), che costituirono le basi della disciplina prima che i suoi
studenti fondassero la JKA. In questi principi, fortemente basati sul
bushido e sullo zen, è contenuta la filosofia dello stile Shotokan.
Essi contengono nozioni di umiltà, rispetto, compassione, pazienza e
calma sia interiore che esteriore. Il Maestro Funakoshi riteneva che
attraverso la pratica del karate e l'osservazione di questi principi,
il karateka era in grado di migliorarsi. Molte scuole Shotokan
recitano tuttora il Dojo Kun alla fine di ogni allenamento, per
trovare e aumentare sia la motivazione che lo spirito.
Lo stesso Maestro Funakoshi scrisse: "Lo scopo ultimo del karate non si trova nella vittoria o nella sconfitta, ma nella perfezione del carattere dei partecipanti".
I Venti Principi Guida del M° Funakoshi (Shoto Niju Kun)
Il Maestro Gichin Funakoshi, il padre del Karate, affermò che "lo scopo finale del Karate non è la vittoria o la sconfitta ma la ricerca della perfezione del carattere dei suoi praticanti". Per supportare questa affermazione e offrire guida ai praticanti, il M° Funakoshi scrisse venti principi (Shoto Niju kun).sono:
Non dimenticare che il karate-do comincia e finisce con il saluto.
Nel karate non esiste iniziativa (Karate ni sente nashi)
Il karate è dalla parte della giustizia
Conosci prima te stesso, poi gli altri
Lo spirito viene prima della tecnica
Libera la mente (il cuore)
La disattenzione è causa di disgrazia
Il karate non si vive solo nel dojo
Il karate si pratica tutta la vita
Applica il karate a tutte le cose, lì è la sua ineffabile bellezza
Il karate è come l’acqua calda, occorre riscaldarla costantemente o si raffredda
Non pensare a vincere, pensa piuttosto a non perdere
Cambia in funzione del tuo avversario
Nel combattimento devi saper padroneggiare il Pieno e il Vuoto
Considera mani e piedi dell’avversario come spade
Oltre la porta di casa, puoi trovarti di fronte anche un milione di nemici
La guardia è per i principianti; più avanti si torna alla posizione naturale
I kata vanno eseguiti correttamente; il combattimento è altra cosa
Non dimenticare dove occorre usare o non usare la forza, rilassare o contrarre, applicare la lentezza o la velocità, in ogni tecnica
Sii sempre creativo